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Essere un web designer freelance

In un modo del lavoro in continua evoluzione ormai il posto fisso diventa un’utopia… ma non è un dramma. Se sei un professionista con gli attributi la libera professione ha un sacco di vantaggi.

Nonostante sia vicino alla soglia dei 30 anni, sono ormai molte lune che lavoro nel settore del marketing, della comunicazione e del web: dal 2012 ho aperto la mia partita I.V.A. e deciso di lasciare gli impieghi da dipendente nelle varie agenzie con cui però, anche a tempo pieno, ho continuato a collaborare da esterno.

Questo che vuol dire?

Che all’atto pratico la mattina non andavo più in ufficio ma che, comunque, avevo un impegno di circa 8 ore con l’agenzia di turno con la quale collaboravo. E che non ero più obbligato a lavorare dalle 9 alle 18 come solitamente fa un dipendente ma che il mio Cliente (l’agenzia) considerava comunque di trovarmi disponibile e attivo.

Queste collaborazioni sono durate poco (2 o 3 mesi) come anche tanto tempo (2 anni). Mai mi sono impegnato full-time con più di una agenzia contemporaneamente: non avrei potuto gestire il tempo e non avrei avuto modo di inserire altri lavori extra agenzia.

Sì, perché oltre al lavoro da esterno per l’agenzia avevo anche altri Clienti: da vero e proprio freelance.

A conti fatti mediamente lavoro 10 ore al giorno per 5 giorni a settimana. Magari a volte lavoro il sabato, magari a volte lavoro anche più di 12 ore al giorno. Dipende dai periodi e dal carico di lavoro.

Il vantaggio in tutto ciò

Prima di tutto l’indipendenza.

Anche se effettivamente sembra che lavori più di quanto non faccia un classico dipendente 8h/5g, non è così.

Ci sono dei periodi di carico esagerato in cui si fanno nottate intere per chiudere i progetti, ma ci sono dei periodi di totale tranquillità che mi permettono di dedicarmi a tante cose nelle classiche ore lavorative.

Ci sono giorni in cui sei particolarmente carico o che trovi subito la soluzione a quel problema maledetto che ti doveva portare via almeno 3 giorni di sviluppo. E allora risolvi tutto in una mezza giornata e ti ritrovi con tutta la settimana libera: pronto per altri progetti, quindi aumentare il fatturato, o per un po’ di sano tempo libero.

Ci sono anche i giorni in cui non hai voglia di lavorare. O vuoi fare altro. Puoi farlo. Puoi non lavorare!

Il rovescio della medaglia

Già! Si può anche abusare della propria indipendenza.

Hai presente quando dovevi studiare per il compito di venerdì ma era solamente lunedì e allora… Poi ti ritrovi a giovedì e… Capito no!? Rimandare, procrastinare, non concludere: potrebbero essere la rovina di questa situazione.

Poi ci sono i classici “problemi” un po’ tutti italiani di questa situazione: la malattia, le ferie, la previdenza sociale, la maternità.

Sinceramente, in una situazione lavorativa favorevole come questa, in cui ho il controllo del mio tempo e il tempo di lavoro è ben retribuito, non me ne sono mai preoccupato. Voglio credere che guadagno abbastanza – o che posso guadagnare abbastanza – da sopperire a queste preoccupazioni.


In un prossimo articolo voglio però scrivere di come mi gestisco la giornata. Ovviamente ho molto da fare, sennò non vedrei una lira. Ma ci sono delle metodologie per fare in modo di avere tutto sotto controllo e continuare a sfruttare questa autonomia.

E tu? che ne pensi della vita da freelance?